Come definire il mio cercare
è simile intuito e percepire.
Cammino per le rocce
affannato dal vizio del fumo.
Tante sono le pietre,
tante sono le forme, il materiale.
Ogni pietra toccata
mi lascia un sapore dolce
come la carezza di una donna.
Mi sento come un bimbo seduto per terra
con tutti i giochi,
li tocco li rotolo li rompo
sono sereno e soddisfatto.
Assaporo delle sensazioni strane
sento fanno parte di me
ne sono geloso.
Fanno parte della mia vita
l'aria che respiro.
La pietra scelta
è come entrasse in me,
parte del mio corpo
alla ricerca di provare diletto
modo di essere fondersi con me.
Io e lei unica cosa che vive e ama
si lascia lavorare senza opporsi,
quasi sapese che nel manipolarla
le dimostro il mio intendimento
il mio volere per essere guardata ed ammirata
con aspetto non più di pietra
ma di anima ridente
per chi sa amare
la guardo quasi fosse uscita dal mio essere
sento che essa non fa più parte di me,
ma del mondo e della gente.
Vorrei le persone che la osservano
assaporassero rispettassero il suo volere
l'essere presente
lei vuole vivere
essere vissuta,
amare essere amata
"Ero di pietra ora sono gioia di vita".
Daniele Alaimo
Il mio
volere |